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Eiaculazione precoce

Eiaculazione precoce

Le disfunzioni sessuali nelluomo, sono spesso di difficile definizione e riguardano sfere molto difficilmente diagnosticabili. Riguardo però alleiaculazione precoce, (EP), possiamo dire che questo disturbo sessuale, si lega al campo psicologico delluomo

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Le cause dell’eiaculazione precoce si distinguono principalmente in due fattori: organici, (urologici e simili) e non organici, (ansia legata alla prestazione sessuale, per esempio). Riguardo alla sessualità maschile ormai si conoscono molte cose, ma molte altre sono anche inesatte e purtroppo danno spesso luogo al fenomeno dei così detti “luoghi comuni”, (come per esempio quello che riguarda la prestazione sessuale dell’uomo), senza contare poi tutti quei problemi sessuali considerati “tabù” dall’uomo stesso, il quale purtroppo ancora oggi, molto spesso si vergogna ad affrontare, evitando così il contatto con gli specialisti del settore.

Ma cosa provoca realmente un’eiaculazione precoce?

Possiamo certamente cominciare con l’affermare che l’ansia da prestazione sessuale, spesso è maggiore dell’eccitazione sessuale in se e l’uomo è costretto a cercare di ritardare il più possibile la propria eiaculazione con varie tecniche di auto - controllo. Queste tecniche vengono sviluppate diversamente con il tempo da individuo a individuo, ma sono sempre tutte volte ad ottimizzare il controllo su se stessi e sulla situazione momentanea che l’uomo sta vivendo durante l’atto sessuale con la partner. La paura infatti, di perdere il controllo di se e della situazione che in quel momento l’uomo sta vivendo, aumenta lo stato d’ansia maschile e questa “sofferenza” che ha provocato il disagio, terminerà poi con l’eiaculazione, che tenderà quindi ad essere “precoce”, chiamata così perché avviene prima che il soggetto possa realmente desiderarla. Certamente, l’eiaculazione precoce può anche essere solo occasionale e quindi di tipo episodico. Solo se questa tende a presentarsi ripetutamente nel tempo, quindi con una certa frequenza temporale, si può considerare di tipo patologico, soprattutto se porta ad un elevato disagio interiore. Ecco quindi che nella sfera della sessualità, come per esempio in questo caso, entra in gioco anche la psicologia, la parte più interiore dell’uomo. Questo perché in questo tipo di “problema” sessuale, entrano in gioco tanti fattori, molti dei quali sono di tipo intimo ed inconscio. Il vero e principale problema però, sta nel fatto che l’uomo molto spesso purtroppo non riesce neanche a parlare di ciò che gli accade e che sta vivendo, a volte neanche con la partner, che di conseguenza non potrà neanche essergli d’aiuto.

Come curare l’eiaculazione precoce

Certamente, come abbiamo già detto in precedenza, la prima cosa da fare per cercare di risolvere il problema dell’eiaculazione precoce, è parlarne. Con chi? Inizialmente, anche la stessa partner potrebbe essere d’aiuto nella gestione del problema, quanto meno per aprirsi all’altra e discuterne insieme, perché comunque in un modo o nell’altro coinvolge anche la donna e la sfera sessuale in generale del rapporto intimo. Il fatto di poterne parlare con la partner e quindi di “liberarsi” del problema che affligge l’uomo, è un passaggio molto importante ai fini della “guarigione”, poiché l’aspetto relativo alla comunicazione della coppia è un altro importante problema che sicuramente può diminuire i fattori che portano all’eiaculazione precoce.

Infatti, spesso l’uomo ha paura che questa lo trovi “malato” e questo lo porta a nascondersi, a chiudersi ancora di più in se stesso e spesso e volentieri, a non voler neanche provare a cercare un aiuto di tipo specialistico ed anche se chiede aiuto, molto spesso lo fa di nascosto dalla partner.

Dopo di che, è importante, qualora ciò diventi una patologia vera e propria, rivolgersi anche a degli specialisti del settore, per poter richiedere delle consulenze sia mediche che psicologiche e sessuologiche. Per quanto riguarda la parte psicologica, il problema può anche essere risolto dagli specialisti del settore, grazie ad alcuni tipi di anti – depressivi, i quali potrebbero aumentare e quindi “ritardare” i tempi del raggiungimento dell’eiaculazione.

E’ importante quindi, anzi, fondamentale, rivolgersi per tempo a dei medici competenti ed esperti nella soluzione del problema e non autocurarsi. La vergogna in questi casi va superata, per il proprio benessere e per quello della coppia, ma soprattutto, se il problema è di tipo medico, per la propria salute fisica ed anche mentale. Comunque, le ripercussioni emotive che l’uomo potrebbe avere dopo un responso medico, possono essere superate grazie ad un aiuto di tipo psicologico. In questo campo infatti, per esempio in un approccio di tipo cognitivo-comportamentale, la partner viene coinvolta attivamente nel trattamento psicologico. Ecco perché è importante anche la comunicazione all’interno della coppia.

Altre informazioni sull'eiaculazione precoce

Il fenomeno dell’eiaculazione precoce preoccupa gli individui di sesso maschile da sempre. Molti di loro però lasciano che leggende metropolitane o errate conoscenze nell’ambito dell’eiaculazione precoce aggravino il problema a molti casi invece comuni e del tutto sani. Quando si parla di eiaculazione precoce infatti, non ci si riferisce ad episodi sporadici, dovuti magari dal livello di eccitamento raggiunto dall’uomo.

No, per eiaculazione precoce si intende la reale incapacità dell’individuo di avere un controllo cosciente e volontario sulla propria eiaculazione, che risulta sempre troppo rapida. Nonostante tutto questa forma di patologia è considerata la più frequente nella sfera delle malattie sessuali maschili, interessando una percentuale di individui che oscilla dal 25 al 40 . Il disturbo viene solitamente distinto in due categorie generali: si parla di una categoria primaria e di una categoria secondaria.

Nel primo caso il soggetto sviluppa questo particolare disturbo sin dai primi anni della maturazione della propria capacità sessuale. Nel secondo caso invece, il soggetto sviluppa il disturbo in età più avanzata, magari dopo un periodo di soddisfacente e regolare attività sessuale. Inizialmente le diagnosi per questa malattia ci si basava sul raggiungimento dell’orgasmo da parte della donna. Col tempo si sono sviluppate altre ipotesi, che legavano la diagnosi all’intensità del rapporto, alle spinte coitali, alla concentrazione e al controllo sull’eiaculazione del pene, emancipando il concetto dalla presenza o meno della malattia in base alla soddisfazione sessuale avvertita dal partner femminile. Le cause dell’eiaculazione precoce ed imprevista possono essere di due diversi tipi: cause fisiologiche, legate per esempio al malfunzionamento dell’organismo per via di malattie quali la prostatite o la vescicolite, oppure da fattori più difficili da individuare, fattori psicologici, inerenti l’individuo. Questi infatti possono manifestarsi per esempio con una determinata partner, senza sfociare nella sfera sessuale generale dell’individuo, che con altre donne magari non ha alcun tipo di problema.

Cosa si può fare per superare questo particolare problema? Quali sono i rimedi che oggigiorno la Scienza Medica consiglia ai malati? Sostanzialmente il tipo di trattamento a cui il soggetto viene sottoposto è di tipo psicosessuologico, trattamento che richiede alcune metodologie precise, come la tecnica dello “stop and go”, utile soprattutto per imparare a tenere sotto controllo i tempi dell'orgasmo. Sono dunque procedimenti tesi al superamento di blocchi psicologici attraverso un più consapevole svolgimento dell'atto sessuale. I trattamenti farmacologici sono decisamente inferiori di numero e di efficacia.

Innanzitutto essi non offrono soluzioni definitive del problema. Inoltre le cure farmacologiche sono per la maggior parte inerenti l'uso di farmaci anestetici locali, oppure di farmaci appartenenti alla categoria degli SSRI, ovvero che agiscono a livello inibitore sul flusso di serotonina. Molti medici naturalmente consigliano ai loro pazienti di assicurarsi circa la reale presenza di questo disturbo, presenza facilmente riscontrabile per esempio nella ciclicità degli episodi. Uno o due singoli episodi non bastano di certo a fare una diagnosi. Spesso molti fattori contribuiscono al fallimento dell'atto sessuale: la troppa eccitazione, l'uso eccessivo di sostanze alcoliche, l'uso di farmaci, lo stress, i problemi di coppia con il partner. L'importante è, dopo essersi assicurati di soffrire di eiaculazione precoce, di rivolgersi al proprio medico di fiducia seguendone i consigli senza apprensione e con ragionata calma, onde evitare che il fatto divenga una sorta di trauma psicologico, poi difficile da superare.

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